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LA PRINCIPESSA NEBBIA

In un regno non molto lontano,
in un tempo che nessuno ricorda,
vivevano un re, una regina e una principessa bambina
che un giorno si ammalò.
Niente di grave, per carità, una banale influenza,
ma da quel giorno, ahimè, una luce si è spenta:
la principessa non si accorgeva ma sul suo bel viso
più nessuna lacrima, più nessun sorriso...
Non era più in grado di provare rancore,
davanti ad un giullare stava seria per ore;
non si arrabbiava, non arrossiva,
sembrava soffrisse, ma nemmeno soffriva.
Insomma era diventata... la notizia si è poi saputa,
era diventata come la nebbia, immobile e muta.

Una cantina piena di scatole, all’apparenza tutte uguali.

Due facchini industriosi ne portano in continuazione e le accumulano in pile separate e pericolanti.
Le scatole si accatastano sempre di più. Cosa conterranno? Come resistere alla tentazione di aprirne almeno una? Una telefonata del Re dà un ordine perentorio: che i due facchini, come provetti scienziati, trovino il modo di curare la Principessa sua figlia, ormai da tempo chiusa nelle sue stanze, silenziosa e senza più alcuna emozione. Come fare? La soluzione sarà contenuta proprio in quelle scatole accumulate?

“La Principessa Nebbia” è uno spettacolo che nasce dal bisogno di parlare di emozioni ai bambini dai 4 ai 9 anni d’età.

La metafora scenica delle scatole piene di cose riporta ad un desiderio di conoscere ed imparare a dare un nome a quello che ci corre dentro.

Cosa sono le emozioni? Hanno un valore se riposte, chiuse e sopite in scatoloni depositati in cantina?
La Principessa Nebbia ha smarrito ogni moto d’animo e scopre e riscopre se stessa non solo aprendosi ma anche confrontandosi con gli altri. Solo l’incontro infatti saprà far rifiorire il sorriso sul volto della Principessa.

 

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